Le creme solari bio sono prodotti di bellezza che permettono di prendere il sole senza scottarsi e senza rovinare la pelle. Le protezioni solari biologiche sono realizzate con una formula naturale, che rispetta la pelle e non inquina l’ambiente. Pur non essendo prodotti aggressivi, sono in grado di schermare il sole e proteggere dai raggi UVB e UVA, tenendo al riparo da scottature, eritemi, macchie solari e irritazioni cutanee.
Di seguito i migliori Solari nel panorama eco-bio!
Un ricambio di capigliatura è considerato fisiologicamente normale quando la caduta di capelli si limita a circa cento capelli al giorno. Durante la vita, i capelli crescono, cadono e ricrescono circa venti volte. Ogni ciclo, soprattutto nel genere femminile, può durare fino a sei anni e se si riscontra una caduta di capelli entro queste tempistiche, essa è da considerarsi assolutamente fisiologica.
Il ciclo di vita dei capelli
Il capello, che si forma all’interno dei follicoli piliferi, ha un proprio ciclo di vita suddiviso in tre fasi:
· fase anagen (fase di crescita del capello);
· fase catagen (fase di peggioramento, in cui il pelo formato si porta via via verso gli strati più superficiali dell’epidermide);
· fase telogen (periodo di riposo e successiva caduta del capello).
In media dura circa tre anni, con una crescita di 1 centimetro al mese. Al termine di questo ciclo il capello viene sostituito dal nuovo pelo che si forma nello stesso follicolo pilifero. Questo fa sì che, in condizioni normali, i capelli che cadono vengano rimpiazzati da quelli nuovi in crescita.
Se questo meccanismo di turn over (cioè ricambio) si altera, o perché ne cadono troppi o perché ne ricrescono troppo pochi, possono cominciare i problemi fino alla comparsa di vere e proprie chiazze senza capelli e fenomeni di alopecia androgenetica.
Questo può succedere per molti motivi:
· patologie che riguardano la cute come dermatiti (ad esempio dovute a psoriasi o a dermatite seborroica)
· condizioni di tipo più generale, tra cui una carenza di minerali e oligoelementi dovuta a diete drastiche e squilibrate
· cicli mestruali molto abbondanti
· problemi di malassorbimento o celiachia
· malattie della tiroide o autoimmuni.
· stress
Una perdita consistente di capelli può essere l’espressione dello stato di salute della persona, ma anche il segnale di una patologia in corso. Non è solo una questione estetica.
Per questo, qualora il problema duri più di un mese, è fondamentale fare una visita accurata con dermatologo esperto tricologo, con tecnologie mediche all’avanguardia ad esempio un dermatoscopio, per individuare la causa della perdita di capelli e mettere così a punto la strategia più corretta.
Un valido aiuto arriva sicuramente dai prodotti usati per la detersione e la cura del cuoio capelluto.
Di seguito trovate tutti i nostri best seller anti-caduta!
La linea di tinte vegetali ISHA® è realizzata unicamente con piante, fiori e radici sapientemente miscelate, che apportano luminosità, forza e volume ai capelli. Le miscele naturali tingono tono su tono, non schiariscono, avvolgendo le cuticole e depositando i loro pigmenti, che si legano in modo naturale alla cheratina del capello, riempendo le squame. Sono usate per la copertura di capelli naturalmente bianchi, naturali, decolorati o tinti chimicamente. La chioma viene modellata da sfumature vibranti, luminose e durature. Le tinte ISHA® sono consigliate per colorare naturalmente i capelli apportando i benefici delle erbe ayurvediche, per soggetti con cute sensibile, donne in gravidanza o in fase di allattamento (chiedere sempre un parere finale al medico di famiglia).
CONSIGLI D’UTILIZZO
Le miscele vegetali vanno bagnate con acqua calda tra i 50° e i 70 °C a seconda della nuance prescelta, creando un composto liscio ed omogeneo. Nel caso si voglia ottenere un’efficace schermatura di chiome con forte presenza di capelli bianchi, è necessaria una pre-colorazione fatta con Hennè puro o colorazioni più chiare alla tonalità finale desiderata. Tale procedimento viene definito doppio passaggio e va eseguito applicando le colorazioni subito, una dopo l’altra. Attenersi al tal proposito, alle indicazioni riportate sulla tabella colori.
PROCEDIMENTO E DOSI
La quantità di polvere da usare è in funzione della lunghezza dei capelli e della loro porosità. Le dosi indicative sono: 50 g per capelli corti 100 g per capelli di media lunghezza (fino alle spalle) 150/200g per capelli più lunghi
Il procedimento è semplice: Lavare i capelli preventivamente con uno shampoo naturale e privo di siliconi o agenti filmanti del capello, per evitare barriere, che possano ostacolare la resa della tinta. Tamponarli con un asciugamano, lasciandoli appena umidi. Versare il contenuto di polvere all’interno di una ciotola in legno o plastica. Evitare l’utilizzo di oggetti in metallo. Versare gradualmente acqua calda in rapporto di 1 a 3 (una parte di polvere e tre di acqua), mescolando con un cucchiaio fino ad ottenere un composto cremoso, liscio ed omogeneo, della consistenza di uno yogurt. Aggiustare eventualmente di acqua se necessario. Applicare immediatamente il composto con un pennello, partendo dalle radici fino alle punte. È buona norma applicare la tinta gradualmente, formando piccole ciocche fino a completamento della chioma, per una stesura corretta ed uniforme. Avvolgere i capelli con una cuffia ed un asciugamano per mantenere il calore e migliorare il rilascio naturale dei pigmenti. Lasciare in posa da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 2 ore in funzione dell’intensità di colore desiderata. Sperimentare e trovare la giusta combinazione è simbolo dell’unicità della Natura e dei suoi preziosi frutti. Lavare delicatamente con sola acqua tiepida o applicare, in alternativa, un balsamo per sigillare le squame del capello. Evitare per almeno 2/3 giorni qualsiasi lavaggio per consentire ai pigmenti di fissarsi al capello in maniera ottimale. Asciugare i capelli, evitando prodotti di styling.
Come sempre più spesso ci accade, sono le campagne pubblicitarie a stabilire i nostri bisogni e le nostre necessità…senza però avere davvero a cuore la salute e il reale benessere dell’utente finale.
Questo accade anche nel settore dei deodoranti, settore in cui l’efficacia del prodotto (assenza di odori sgradevoli) è ottenuta spesso a discapito della salute del consumatore, a causa dell’uso di sostanze che irritano la cute o inibiscono una funzione assolutamente naturale e necessaria come le sudorazione (a fronte di confezioni sempre più accattivanti e studiate per gli occhi del potenziale utente…più che per la sua pelle!).
D’estate è normale che si sudi di più e quindi si cercano deodoranti che possano realmente eliminare i cattivi odori legati alla sudorazione, prevenendone la comparsa e non soltanto mascherandone la presenza con l’utilizzo di profumazioni più aggressive. Vediamo quindi da cosa è causata la formazione di cattivi odori e le piante che possono venirci in aiuto.
Le ghiandole sudoripare si dividono in due tipi, quelle eccrine e quelle apocrine.
Le prime hanno l’importantissimo compito di regolare la temperatura corporea, sono presenti su tutta la superficie del corpo e sono alternativamente in continuo lavoro, infatti tramite la perspiratio insensibilis esse mantengono costante la temperatura del nostro corpo provocando una continua ed impercettibile perdita di acqua per via transcutanea.
Quando la temperatura esterna comincia a raggiungere la soglia dei 32° C, tali ghiandole lavorano maggiormente e in maniera simultanea provocando così una sudorazione profusa su tutto il corpo. Nelle giornate molto calde possiamo perdere anche 2 litri di acqua al giorno mediante la sudorazione. Il sudore prodotto da questa ghiandole è per l’appunto composto prevalentemente da acqua e non è dunque responsabile delle formazione di cattivi odori.
Le altre ghiandole che abbiamo precedentemente nominato sono quelle apocrine, esse sono presenti esclusivamente in alcune zone del corpo (come ad esempio il palmo delle mani e dei piedi, le ascelle, le zone inguinali) e la loro funzione non sta nella termoregolazione, bensì nell’eliminazione di sostanze in eccesso e nello sviluppo di un odore corporeo che, in maniera molto più marcata in altri mammiferi, ha un ruolo nel fenomeno dell’attrazione sessuale. Il sudore apocrino contiene dunque varie sostanze organiche quali idrati di carbonio, lipidi e proteine. Tali sostanze emanano un certo odore che però di per sé non può ancora essere definito sgradevole, il reale problema sta nel fatto che queste sostanze sono facilmente attaccabili dai batteri e che, sotto l’azione della flora microbica, si trasformano per degradazione in prodotti volatili dal cattivo odore quali acidi grassi come l’acido capronico, l’acido isovalerianico, l’acido butirrico, mercaptani, ammine, ammoniaca, ecc.
Alla formazione di odori corporei contribuisce, in misura variabile, anche la produzione di sebo, sostanza composta prevalentemente da lipidi che si mescola al sudore sulla superficie cutanea. Da quanto appena detto possiamo dedurre che i deodoranti possono avere diverse funzionalità agendo quindi a livelli diversi, vediamo ora quali piante sono maggiormente efficaci per ogni funzionalità:
– Funzione astringente:
Le piante con questa funzione agiscono sul controllo dei cattivi odori diminuendo o inibendo il flusso delle ghiandole sebacee, agendo quindi da antitraspiranti. In parole povere portano ad un restringimento dei pori della pelle e ad una vasocostrizione. Appartengono a questo gruppo piante come la Rosa canina, il Rusco, la Ratania e la Betulla. La loro attività astringente è da imputare alla presenza di tannini che agiscono anche proteggendo la pelle grazie ad un’azione lenitiva negli stati irritativi.
– Funzione antimicrobica:
Tale funzione è particolarmente importante nel contrastare la formazione dei cattivi odori e si esplica con l’eliminazione o l’inibizione della flora batterica responsabile della degradazione del sudore in prodotti volatili dall’odore sgradevole. Le sostanze ad azione antimicrobica sono per lo più oli essenziali che, grazie alla loro natura fenolica, sono dotati di attività batteriostatica ed antimicrobica. Le piante più note sono il Timo, la Salvia, il Rosmarino, il Tea Tree e il Lichene islandico.
– Funzione sebo regolatrice:
Questa funzione è esercitata da piante come l’Elicriso, la Bardana, il Luppolo e la Melaleuca che contengono sapogenine o composti steroidei in grado di ridurre una eccessiva ed inadeguata produzione di sebo.
Il deodorante, che dilemma! Spesso irrita, o non funziona…
Invece di affidarci ai consigli dei conoscenti, leggiamo l’etichetta per sapere subito se il deodorante che stiamo per acquistare è quello che fa per noi!
Il nome Lawsonia deriva dal medico inglese John Lawson che, nel 1709, descrisse in maniera precisa e particolareggiata questa pianta, mentre il termine inermis, che lo segue, si riferisce al fatto che la pianta è priva di spine; un sinonimo è Lawsonia alba.
E’ un arbusto, che spesso diventa arborescente e raggiunge i 6-7 m di altezza. Ha foglie opposte, lanceolate o obovate, e fiori piccoli, il cui colore varia dal bianco al rosato. Continua a leggere Henné: Lawsonia Inermis Leaf Powder (Lythraceae)
Gli oli essenziali sono sostanze molto pregiate, estratte dalle cosiddette piante aromatiche, e conosciute fin dall’antichità.
Possono essere utilizzati sia per inalazioni che per assunzione orale, ma anche per assorbimento epidermico grazie a massaggi e pediluvi. Scopriamo quali sono i principali oli essenziali, e i consigli per utilizzarli. Continua a leggere Gli Oli Essenziali
Gli oli vegetali, ottenuti dalla spremitura a freddo di semi oleosi o da altre parti di una pianta, sono utili per mantenere il corpo in buona salute. Hanno diversi impieghi: la preparazione di cosmetici, l’alimentazione umana (dopo una lavorazione specifica, come accade per l’olio di colza, l’olio di semi di cotone o di ricino), l’uso come biocombustibili, e in ambienti rurali del terzo mondo, anche per l’illuminazione, il riscaldamento ambientale e la cottura dei cibi. Il sistema di lavorazione dell’olio è l’estrazione chimica, mediante estratti di solventi o l’estrazione fisica tramite pressatura. Continua a leggere Gli Oli Vegetali
Cosa succede quando un consumatore attento come può essere il consumatore di alimenti biologici guarda l’etichetta dello shampoo o della crema che usa per i propri bimbi, del dopobarba, di una crema antirughe, o di un trattamento preventivo contro inestetismi di ogni genere? Continua a leggere Che cos’è la Cosmesi Naturale?